L’era digitale forse adesso ha una data di inizio reale in Europa

 

Se qualche storico dovrà datare la nascita reale dell’era digitale in Europa forse sceglierà mercoledì 28 giugno 2023, il giorno in cui la Commissione europea ha presentato il “Payments Package“, avviando una regolazione dei pagamenti elettronici che migliorerà la protezione dei consumatori e la concorrenza. Sono quelle decisioni che indirizzano gesti piccoli e grandi che le persone fanno ogni giorno – il pagamento della sosta con un’app, l’acquisto di un biglietto per un concerto, la prenotazione di un volo, una t-shirt ordinata a distanza, il saldo di una fattura – e quindi che influenzeranno come le imprese, gli artigiani e i professionisti si organizzeranno innovando il modo con cui offrono prodotti e servizi.

 

Come ha detto il vicepresidente esecutivo della Commissione UE, il lettone Valdis Dombrovskis:

 

”una maggiore condivisione dei dati personali, mantenendo comunque il pieno controllo su di essi, consentirà alle persone di accedere a prodotti e servizi su misura adeguati alle loro esigenze nonché di innovare il settore finanziario. Le proposte odierne fissano condizioni rigorose sui diritti e gli obblighi per la condivisione di dati aperta, al fine di tutelare la vita privata e dare ai clienti pieno controllo sull’accesso ai loro dati e sul loro utilizzo. Gli stessi principi si applicano ai nuovi sviluppi della tecnologia dei dati nei servizi di pagamento, nell’ambito dei quali puntiamo a rafforzare la protezione dei consumatori — anche migliorando la prevenzione delle frodi — e a garantire che venga loro offerto il servizio di pagamento migliore e meno costoso”.

 

Il mercato dei servizi di pagamento è notevolmente mutato negli ultimi anni. Complice la pandemia di COVID-19, i pagamenti elettronici nell’UE sono in costante crescita e nel 2021 hanno raggiunto un valore pari a 240.000 miliardi di euro (rispetto ai 184.200 miliardi del 2017).

Le tecnologie digitali hanno favorito l’ingresso nel mercato di nuovi prestatori, che offrono in particolare “servizi bancari aperti”: i dati finanziari sono condivisi in sicurezza tra banche e imprese attive nel settore della tecnologia finanziaria (FinTech). Sono emersi anche tipi di frode più sofisticati, che mettono a rischio i consumatori e compromettono la fiducia.

 

In risposta a questi sviluppi, la Commissione europea mira a garantire che il settore finanziario dell’UE assolva il suo scopo e sia capace di adattarsi all’attuale trasformazione digitale e ai rischi e alle opportunità che questa riserva, in particolare per i consumatori. E lo fa con due serie di misure.

Anzitutto con la revisione della direttiva sui servizi di pagamento che modernizzerà l’attuale direttiva sui servizi di pagamento (PSD2), che diventerà PSD3, e aggiungerà un regolamento sui servizi di pagamento (PSR). Prevede un pacchetto di misure teso a:

– combattere e ridurre le frodi nei pagamenti, consentendo ai prestatori di servizi di pagamento di condividere tra loro le informazioni sulle frodi, aumentando la consapevolezza dei consumatori, rafforzando le norme in materia di autenticazione dei clienti, ampliando i diritti al rimborso dei consumatori truffati e rendendo obbligatorio, per tutti i bonifici, un sistema di verifica della corrispondenza tra il codice IBAN e l’intestazione del conto del beneficiario;

– rafforzare i diritti dei consumatori, ad esempio in caso di fondi temporaneamente bloccati, migliorare la trasparenza degli estratti conto e delle informazioni sulle commissioni applicate al prelievo di contante dagli sportelli automatici;

– promuovere ulteriormente la parità di condizioni tra banche e soggetti non bancari, in particolare consentendo ai prestatori di servizi di pagamento non bancari di accedere a tutti i sistemi di pagamento dell’UE, con garanzie adeguate, e assicurando i loro diritti sui conti bancari;

migliorare il funzionamento della banca aperta, eliminando gli ostacoli ancora frapposti alla fornitura di servizi bancari aperti e dando ai clienti maggiore controllo sui propri dati di pagamento, consentendo l’ingresso nel mercato di nuovi servizi innovativi;

– aumentare la disponibilità di contante presso negozi e sportelli automatici, consentendo ai dettaglianti di fornire ai clienti servizi di cassa senza la necessità di acquisto e chiarendo le norme per gli operatori di ATM indipendenti;

– rafforzare l’armonizzazione e il rispetto della normativa, introducendo la maggior parte delle norme sui pagamenti in un regolamento direttamente applicabile e consolidando le disposizioni in materia di attuazione e sanzioni.