OPPORTUNITÀ

IRRIPETIBILI

Il 18,7% della dotazione complessiva del PNRR è a favore di incentivi e crediti di imposta alle imprese, il 2,4% è destinato alla riduzione di contributi datoriali a favore delle imprese

Il Piano nazionale di ripresa e resilienza è entrato nel vivo.
Il massimo della spesa si prevede maturi nel 2024, attivando una domanda di lavoro compresa tra l’1,7 e il 2,1 per cento dell’occupazione alle dipendenze.
Secondo uno studio della Banca d’Italia pubblicato a febbraio 2023, nel confronto con la composizione attuale dell’occupazione, la domanda aggiuntiva sarà maggiormente concentrata in comparti e attività professionali che impiegano personale altamente qualificato e specializzato: “L’attuazione del PNRR potrà pertanto determinare un aumento significativo della domanda in numerosi comparti; le imprese saranno chiamate ad adeguare rapidamente i propri volumi di attività”.

Le imprese, i lavoratori, chi cerca un nuovo o il suo primo lavoro devono sapere che sono in campo risorse senza precedenti:

  • 191 miliardi e mezzo di euro sono erogate attraverso il Dispositivo per la ripresa e la resilienza (il “Recovery and resilience facility” – RRF), il principale strumento del programma Next generation EU e dell’italiano PNRR, che sono corrisposti all’Italia ogni 6 mesi e sono da utilizzare entro il 2026;
  • 13 miliardi e mezzo di euro attraverso il programma comunitario React-EU, lo stesso che finanzia gli incentivi assunzioni e il Fondo Nuove Competenze su cui ADTM è fra gli specialisti più accreditati in Italia;
  • 30 miliardi e 600 milioni di euro della programmazione nazionale aggiuntiva che si è attivata con l’istituzione di un Fondo nazionale complementare, che non devono essere rendicontati a Bruxelles e, in alcuni casi, possono avere scadenze più lunghe rispetto al 2026: sono finanziati progetti con un contenuto green o digitale, devono riguardare tecnologie satellitari e l’economia dello spazio, salute, ambiente e clima, incentivi di Transizione 4.0,
  • 75 miliardi e 300 milioni di euro del ciclo di programmazione dei Fondi Strutturali e di Investimento europei 2021-2027, di questi sfiora i 48 miliardi di euro la quota parte spettante alle Regioni; nello specifico, sommando anche la quota di cofinanziamento nazionale, si tratta di:
    • 3 miliardi e 882 milioni di euro per le Regioni più sviluppate (Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia, Provincia Autonoma di Bolzano, Provincia Autonoma di Trento, Veneto, FriuliVenezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana e  Lazio);
    • 3 miliardi e 612 milioni di euro alla Regioni in transizione (Abruzzo, Marche e Umbria);
    • 46 miliardi e 575 milioni di euro alle Regioni meno sviluppate (Puglia, Molise, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna).

COSA POSSIAMO FARE NOI

Con le Regioni, con i Ministeri, con le diverse agenzie governative come Invitalia o ANPAL, integrando le nostre competenze interne con quelle di partner presenti in tutta Italia, ADTM sviluppa e gestisce progetti in ogni campo, anche attraverso AKA, una società specializzata nella formazione, e Projecting, una società di servizi di ingegneria.

Un’esperienza che ci fa essere attrezzati per tutte le realtà d’impresa che stanno organizzandosi per controllo di gestione e welfare aziendale.